Vedute dalla strada
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Interno della chiesa di S.Pietro
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Corniglia ha probabilmente
origini romane, come suggerisce il nome, derivante forse da un Cornelio od
altri della Gens Cornelia (importante famiglia patrizia
dell'antica Roma). Tuttavia i primi insediamenti umani in zona
risalgono a molti secoli prima; sul sentiero n°1 è
possibile vedere alcuni Menhir databili almeno al 2000
a.c. Il primo documento in cui compare il nome di Corniglia, nero su
bianco, risale al 1000 circa, in un atto di donazione del Marchese
Adalberto di Tuscia alla chiesa di San Venerio dove vengono citati
alcuni testimoni, tra cui Dadano da Corniglia, appunto. Durante
l'età medievale fu posseduta come tutti i paesi adiacenti, dai
Conti di Lavagna e poi dai signori di Luni, finchè dal XIII secolo
cominciò ad entrare nelle mire genovesi. Nel 1254 l'allora Papa Innocenzo IV (Sinibaldo Fieschi) costrinse
il vescovo di Luni a vendere i diritti che aveva su molte
terre, tra cui Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Passò così a
Nicolò Fieschi, residente a La Spezia, fino al 1276 anno in cui
dovette vendere a Genova i diritti sulle zone. Nel 1334 venne
costruita la chiesa di S.Pietro, sui resti di una cappella
risalente al secolo XI. La costruzione, in stile gotico ligure,
si estende su una larghezza di 13 metri, lunghezza 20 metri ed
altezza 13 metri lungo tre navate. L'opera ha preso forma dai colpi
dei maestri Comancini, appartenenti ad una corporazione di
muratori del Lago di Como, risalente all'epoca romana.
Nella facciata campeggia un rosone traforato di marmo di Carrara
costruito nel 1351 dai pistoiesi Matteo e Pietro da Campiglio.
All'interno si possono notare le tele del
pittore Prospero Luxardi, di origini
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cornigliesi.
Il portale d'entrata è retto da due colonne che
raffigurano due alberi, quello di Gesse e della vita. Sono presenti,
sopra di esse, sei foglie di palma a sinistra ed altrettante a
destra; le prime rappresentano i mesi ascendenti da gennaio a
giugno, mentre le seconde sono i mesi discendenti da luglio a
dicembre. Il portale ha sopra l'architrave, nel vano della lunetta,
una statuetta di S.Pietro con due figure inginocchiate. Il paese
di Corniglia viene citato in diverse opere
letterarie di numerosi autori, tra i quali ricordiamo: Boccaccio nel
Decamerone, Petrarca, Pascoli, D'annunzio, ed i più recenti
Cardarelli e Cozzani. Corniglia
è una frazione del comune di Vernazza, conta attualmente circa 200
abitanti residenti. Oltre la chiesa di S.Pietro, è presente
un'altro luogo di culto, l'oratorio di S.Caterina del XVI secolo,
posto sopra la piazza "Largo Taragio". La prima chiesa del
paese fu invece intitolata a S.Maria Assunta, posizionata
nella parte più antica del paese, purtroppo crollata insieme alla
piazza nel 1880. Essa risaliva all'epoca Bizantina tra il
secolo IV ed il VII. In questa zona, attualmente è presente una
terrazza panoramica chiamata S.Maria con cui possiamo avere un bel
punto di vista sulla costa delle 5 Terre. Traccia nelle costruzioni
dell'epoca medievale possono essere viste in Via Fieschi, dove
alcune case sorgono sullo scheletro di un edificio medievale e nei
pressi della piazza "Largo Taragio" da cui, salendo, si
accede alla "Torre", ex presidio difensivo costruita nel
XVI secolo con permesso della
famiglia Fieschi, per difendersi dalle
incursioni saracene. Per questo motivo il paese sorge in posizione
rialzata rispetto al mare e l'unico accesso è la
"Marina", raggiungibile attraverso Via Alla Marina. Così
come la posizione rispetto al mare, anche la posizione nei riguardi
del torrente adiacente rende Corniglia differente dagli altri paesi.
Si trova infatti, sul versante della collina a lato del proprio
corso d'acqua, a differenza degli altri villaggi che sono edificati
sopra il rispettivo torrente.
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