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Con il termine Cinque Terre
si intende la zona della costa ligure di levante compresa tra
Punta Mesco e Montenero. Dal 1997 sono state inserite nell' World Heritage
List (WHL)
dall'UNESCO perchè: "La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un
paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta
l’armoniosa interazione stabilitasi tra l’uomo e la natura per
realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un
modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un
ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società".
Nello stesso anno è stata istituita l'Area Marina Protetta
per tutelare la biodiversità marina e costiera e nel 1999 l'omonimo Parco
Nazionale, il più piccolo
d'Italia ed al contempo il più densamente popolato. A differenza
degli altri, l'ambiente naturale è stato profondamente cambiato
dall'uomo, che fin dall' undicesimo secolo addolcì i ripidi pendii
realizzando i terrazzamenti con muretti a secco,
permettendo così di coltivare dove prima non era immaginabile.
L'area complessiva coltivabile ha raggiunto circa 200 ettari, spinta
oltre ai 400 metri di altitudine. Le colture a cui sono state
adibite le terrazze sono ulivi, agrumi ma soprattutto viti.
Le varietà d'uva presenti sono perlopiù bosco, albarola e
vermentino; con queste si realizzano due specialità di vino: il Cinque Terre e lo Sciachetrà (un tempo chiamato più
semplicemente "vino
dolce" a Corniglia, Vernazza e Monterosso mentre a Riomaggiore e
Manarola "rinforzato"). Quest'ultimo è ottenuto, a
differenza del primo, dalle uve
appassite, secondo un procedimento tramandato nel
tempo. Entrambi i vini realizzati con le uve delle nostre zone
hanno dal 1973 il marchio D.O.C.
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Per
la prima volta nel 1448 Jacopo Bracelli introduce il termine Cinque
Terre attribuendolo ad una zona agricola distinta dall'allora
Repubblica Genovese grazie all'ottima produzione vinicola:
"et haec quinque loca vocantur quinque Terre ut scilicet
privilegio et beneficio vini hanc dignitatem denominatione adepta
sint inter ceteras terras orientalis ripariae".
Probabilmente i confini indicati allora coincidevano con quelli
attuali, tuttavia essi sono stati per secoli rimasti incerti. Nel
1537 negli "Annali", A.Giustiniani le considera tra
Levanto e Portovenere, mentre in altre occasioni sono state
identificate con i territori comunali di Monterosso, Vernazza e
Riomaggiore. In definitiva le Terre sono i cinque paesi costieri,
mentre i confini del Parco Nazionale si estendono nelle zone rurali
adiacenti.
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Insieme
a Capo Noli e Portofino, le Cinque Terre sono i tratti della Riviera
Ligure dove la natura è meno contaminata soprattutto per
ragioni storiche e geomorfologiche che le hanno risparmiate sia dai
tracciati viari di grandi dimensioni, sia dall'urbanizzazione fuori controllo che
ha colpito altre parti della
costa italiana e della riviera ligure. La rete sentieristica permette
di godere appieno della natura, a tratti selvaggia, che caratterizza
la nostra zona. I sentieri che offrono le più suggestive vedute
sono quelli che collegano i paesi a livello del mare (sentiero n°2),
di cui fa parte la Via dell'Amore, ben conosciuta dagli
amanti del trekking. La scelta non
si limita al tracciato costiero, bensì c'è modo di
spostarsi tra i 5 paesi con il sentiero n°1 che si snoda in quota,
ed usare altri camminamenti che arrivano ai
Santuari ed ai paesi più prossimi alle 5 Terre.
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